COMUNE DI
BOLOGNA
SCUOLA primaria a.avogli
2022-23 (progettazione)
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Ente appaltante: Comune di Bologna
Vincitore Concorso di Progettazione "Scuola Futura" MIM-PNRR, Progetto Fattibilità Tecnico Economica
Gruppo di progettazione: ZaniratoStudio
con R.T.P. Nuovomodo srl, STIEM srl, f-ingegneria srl, G.Leonetti
Collaboratori: N.Sardin, T.Gnani
Superficie utile netta: 1.300 mq
Importo lavori: euro 2.508.000,00

Il sistema di approdo all’edificio da ricostruire propone una decisa prospettiva “scorciata”, dominata da una lunga e compatta parete traforata di laterizio (ideale “terrapieno” in cui sono contenute le attività comuni), interrotta solo dall’ingresso nel quale si insinua la piazza, inserita in uno spazio di transito trasversale che conduce in profondità al parco di Villa delle Rose. Le 6 aule scolastiche sono poste invece ad un livello superiore e raccordate con il parco in modo organico, accoppiandosi in tre padiglioni come gli esistenti, con coperture sfaccettate di lamiera verde scuro che si confondono con la vegetazione. Le aule didattiche poligonali incorniciano una parte ampia di parco, l’agorà è collegato alla piazza esterna tramite la vetrata d’ingresso e al cielo, con finestre e lucernari in copertura, gli altri spazi comuni al piano terra sfruttano ampie vedute laterali d’immersione ambientale. La scuola risulta quindi aperta al parco (con la disposizione delle aule a “ventaglio” in modo immersivo), consentendo la valorizzazione delle permanenze naturalistiche e minimo abbattimento di alberature. E' così salvaguardata l’armonia ambientale per svolgere didattica all’aperto (outdoor learning).
La palestra A1 per uso anche extrascolastico è accessibile sia dall’agorà interno che autonomamente dalla piazza: tutti gli ambienti del piano terra sono spazi flessibili e interoperativi, modificabili nel tempo, estremamente versatili, polifunzionali (con sezionamento fisico e impiantistico). Il civic center si propone come spazio per collaborazioni istituzionali, per aumentare l’integrazione tra famiglie e comunità locale: è formato con l’agorà e le aule speciali (arte/musica-biblioteca/lettura come laboratorio delle idee e spazio d’incontro) e si può estendere anche alla mensa e alla palestra attigue. Tutti spazi questi accessibili dall’esterno per altre attività.
Lo spazio distributivo acquista un ruolo importante, per farsi carico degli aspetti più imprevedibili ed informali dello stare a scuola: molte attività, abitualmente associate ad ambienti specifici, si possono diluire nel connettivo (esposizioni, belvedere, ristorazione, biblioteca, riunioni, incontri...), il potenziale di tale spazialità diventa protagonista dell'intero edificio e quindi centrale. L’atrio-agorà, ha gradinate e scale a realizzare un scenografico anfiteatro coperto e molto luminoso che si fonde con lo spazio d’ingresso tutto vetrato: ricalca le pendenze naturali del suolo e marca la differenza tra le attività normali e più esclusive, in alto, e quelle speciali ed inclusive, in basso; è coronato con un ballatoio di affaccio delle aule.










