COMUNE DI
ZOLA PREDOSA (BO)
Riqualificazione urbana capoluogo di Zola Predosa
2003-09
Ente appaltante: Comune di Zola Predosa (BO)
Progettazione e Direzione Lavori
Progettista capogruppo: Arch.Claudio Zanirato
Collaboratori: Arch.V.Baroncini, Arch.M. G.Campisi, A.Lauria - THEMA srl
Imprese: SAPABA, COOPCOSTRUZIONI e ORER, Milano
Direzione Lavori: Arch.Claudio Zanirato
Superficie di progetto: 1.400 mq
Importo lavori: euro 923.260,00 (piazza) ed euro 768.000,00 (ponte)

RIQUALIFICAZIONE DEL PONTE SUL TORRENTE LAVINO
Questa realizzazione è la prima della riqualificazione urbana del capoluogo di Zola Predosa, ed è consistita soprattutto nel restauro e consolidamento del ponte sul torrente Lavino ed il suo allargamento con l’accostamento di una passerella pedonale.
Questa si affianca alla parte più antica: ha una sezione libera praticabile di 2,50 metri per tutta la sua estensione di 52,50 metri, con delle strettoie alle estremità. Il profilo plano-altimetrico del nuovo ponte, il terzo nella successione costruttiva, ripete esattamente quello dei due esistenti, e quindi con una leggera monta nel tratto centrale. Si sostiene in piena autonomia, facendo solo affidamento, delle strutture esistenti, ai bastioni di rinfianco entro i quali sono state “nascoste” le nuove fondazioni, asieme al consolidamento e restauro delle arcate di mattoni, con l’inserimento di di altre arcate di acciaio nelle costolature.
La struttura si basa su una serie di 36 centine trasversali, identiche tra loro per tutto il tratto e poste ad un intervallo costante di 150 cm, con il compito di supportare l’impalcato, costituire i montanti del parapetto e proporsi come aste della travatura reticolare di sostegno, abbastanza bassa, esile e trasparente, da poter fare ancora bene intravedere la tessitura dell’arco di sostegno del vecchio ponte, vicino al quale si accosta.
Per ridurre e poter contenere le inflessioni e le torsioni, dovute alla sezione tipica asimmetrica, si è fatto ricorso a due serie di puntellature, in grado di scaricare tali spinte sugli appoggi laterali, preventivamente rinforzati
Una sottile fessura distanzia la nuova passerella dal percorso ciclabile, ricavato in luogo del precedente marciapiede. Il nuovo parapetto dell’altro lato del ponte, corrispondente all’intervento di fine ‘800, ne riprende le linee geometriche a semplice incrocio di diagonali.








Il tratto di via Risorgimento interessato dalla seconda fase di riqualificazione, prosegue la prima fase ed ha riguardato in buona parte la borgata storica di Lavino. Lo slargo creato dalla demolizione degli edifici popolari all’intersezione con vicolo Mameli è stato destinato ad ospitare il perno di tutta la riqualificazione, con la realizzazione di un ingresso più idoneo al sistema delle piazze interne e di una piazzetta coperta.
La piazzetta centrale deve farsi carico di un triplice ruolo: una superficie nobilitata e riqualificata, di rappresentanza ed attrezzata per ospitare una propaggine del mercato settimanale; un fondale scenografico adeguato, in grado di riscattare l’impropria situazione esistente sul confine di proprietà privata; una parziale copertura del percorso pedonale principale di accesso al sistema delle piazze civiche e dei servizi connessi.
Si configura pertanto un’unica superficie, caratterizzata da un unico materiale lapideo, che da esteso manto di calpestio inclinato si addossa al muro di confine fino all’altezza di gronda (parete in c.a.) e si ripiega una seconda volta per diventare una tettoia protettiva a sbalzo (intelaiatura di acciaio).
Il percorso lungo la parete è caratterizzato da una dolce gradonata, da alcune sedute laterali, da ampie bacheche informative, una vasca con giochi d’acqua all’estremità.
L’intervento ha poi interessato anche tre altre piazzette minori, l’attreversamento stradale rialzato, marciapiedi, parcheggi e sistemi di abattimento di barriere architettoniche.









