COMUNE DI
CARRE' (VI)
PIAZZA DEGLI AlpINI E CENTRO CULTURALE
Carrè è un luogo dell'attraversamento e d'incontro di strade, di collegamento tra le colline e la pianura, le montagne ed il fondovalle: in questo suo lasciarsi transitare sembra non dover offrire occasione per il fermarsi. Lo slargo di Piazza degli Alpini è sfuggente ed appare più al servizio del traffico stradale che dei pedoni, l'orizzonte visivo è dominato solo dalla prospettiva stradale. Prevale il senso longitudinale di lettura degli spazi, serrati tra due quinte edilizie incoerenti, poiché hanno preso a loro volta a riferimento il transito stradale e non il sostare, per cui tutto scorre, semplicemente.
Nasce così l'idea di intrecciare l'inevitabile direttrice stradale con una fitta trama di presenze trasversali, spazi, segni, in grado di dilatare la spazialità, dando uno spessore a ciò che si trova ai lati della via principale. Si tratta di un progetto “orientato”, in grado di convogliare flussi ed attenzioni verso il nuovo Centro Culturale della ex-latteria, con una precisa strategia delle visuali, una scenografia d'insieme.
Quello proposto è un progetto unitario dei percorsi, che fa leva sulle caratteristiche di fondo dei luoghi e le esalta al punto da farne materiale di ridefinizione urbana. Il rinnovato percorso pedonale parte da nord, costeggia alcuni esercizi ed approda in Piazza degli Alpini in maniera scenografica, accompagnato da una grande tettoia protettiva che si insinua in parte nell'invaso. Questa direttrice prosegue “idealmente” nella piazza diventando “percorso d'acqua”, con zampilli che conducono ad un vascone che attinge dal calice della fontana storica, ricollocata nel punto di immissione con la via Ortigara. Lo snodo della fontana ha come fondale (come per tutta la piazza) la rivisitazione del caseggiato posto al bivio, interamente porticato a terra, che conclude degnamente lo spazio pubblico dello slargo a valle e re-indirizza l'attenzione in maniera esplicita a monte, verso il Centro Culturale. Il bivio è un nuovo inizio: il percorso pedonale matrice svolta e prosegue ad est, risalendo il primo tratto della via, dove incontra il caposaldo del pilastrino votivo, ripensato in maniera più scultorea ed appropriata. Da questo ulteriore fulcro si inizia a risalire con una gradinata che segue le pendenze della collina fino ad approdare all'ex-latteria, si può entrare dal nuovo ingresso d'angolo o proseguire il percorso rasentando l'edificio, lungo le naturali pendenze del terreno, arrampicarsi fino ad una terrazza posta al primo livello e con una scala salire ancora fino in cima all'edificio, nel suo punto più alto e terminare in una seconda terrazza panoramica. Aggirando l'edificio ad ovest è possibile praticare una ulteriore gradinata ed accedere all'ingresso intermedio, retrostante la struttura, oppure proseguire con un percorso fino alla via Castello e da qui procedere a levante, con una pista che conduce all'esistente Centro Culturale Caradium.