COMUNE DI
ZOLA PREDOSA (BO)
Riqualificazione urbana capoluogo di Zola Predosa
2003-06
Ente appaltante: Comune di Zola Predosa (BO)
Progettazione e Direzione Lavori
Progettista capogruppo: Arch.Claudio Zanirato
Collaboratori: Arch.V.Baroncini, Arch.M. G.Campisi, A.Lauria - THEMA srl
Imprese: ORER, Milano
Direzione Lavori: Arch.Claudio Zanirato
Superficie di progetto: 1.400 mq
Importo lavori: 768.000,00euro
RIQUALIFICAZIONE DEL PONTE SUL TORRENTE LAVINO
Questa realizzazione è la prima della riqualificazione urbana del capoluogo di Zola Predosa, ed è consistita soprattutto nel restauro e consolidamento del ponte sul torrente Lavino ed il suo allargamento con l’accostamento di una passerella pedonale.
Questa si affianca alla parte più antica: ha una sezione libera praticabile di 2,50 metri per tutta la sua estensione di 52,50 metri, con delle strettoie alle estremità. Il profilo plano-altimetrico del nuovo ponte, il terzo nella successione costruttiva, ripete esattamente quello dei due esistenti, e quindi con una leggera monta nel tratto centrale. Si sostiene in piena autonomia, facendo solo affidamento, delle strutture esistenti, ai bastioni di rinfianco entro i quali sono state “nascoste” le nuove fondazioni, asieme al consolidamento e restauro delle arcate di mattoni, con l’inserimento di di altre arcate di acciaio nelle costolature.
La struttura si basa su una serie di 36 centine trasversali, identiche tra loro per tutto il tratto e poste ad un intervallo costante di 150 cm, con il compito di supportare l’impalcato, costituire i montanti del parapetto e proporsi come aste della travatura reticolare di sostegno, abbastanza bassa, esile e trasparente, da poter fare ancora bene intravedere la tessitura dell’arco di sostegno del vecchio ponte, vicino al quale si accosta.
Per ridurre e poter contenere le inflessioni e le torsioni, dovute alla sezione tipica asimmetrica, si è fatto ricorso a due serie di puntellature, in grado di scaricare tali spinte sugli appoggi laterali, preventivamente rinforzati
Una sottile fessura distanzia la nuova passerella dal percorso ciclabile, ricavato in luogo del precedente marciapiede. Il nuovo parapetto dell’altro lato del ponte, corrispondente all’intervento di fine ‘800, ne riprende le linee geometriche a semplice incrocio di diagonali.