BOLOGNA
UNO SPAZIO
SOSPESO
E’ questa la realizzazione del progetto per uno “spazio sospeso”, di un’abitazione nella quale il tema dei piani orizzontali stratificati s’impone sulla disposizione a pavimento delle cose, nel tentativo di dissolvere lo spazio privandolo del peso degli oggetti che gravitano a terra, evitando gli appoggi quindi.
E’ il frutto della ristrutturazione di un appartamento posto all’ultimo piano di un edificio, costruito nell’immediato dopoguerra frettolosamente alle pendici del colle di San Luca, nei pressi del portico monumentale bolognese. L’ascesa collinare del luogo, molto evidente e suggestiva, e la posizione terminale in copertura, sono state le connotazioni di riferimento per il suo ripensamento complessivo.
Il recupero abitativo del sottotetto ha consentito di aggiungere un piano alla casa, di sdoppiarla con una serie articolata di soppalchi a sbalzo, in sospensione quindi su tutte le stanze, su due quote differenti. Le strutture di sostegno di questi nuovi piani d’uso sono elementi metallici “argentati” lasciati a vista che si appoggiano sulle pareti e si protendono nel vuoto, a volte si piegano a diventare sostegni di tavoli ed altri arredi, privandosi degli appoggi a terra, in apparente lievitazione. Solai, pavimenti, tavoli, scala, librerie, armadi a muro, sono accomunati da un unico spessore di legno listellare, di diverse essenze secondo l’uso (noce, faggio, acero, betulla). Tanti listelli a formare pannelli e tanti strati di pannelli lignei a tutte le altezze a ritmare lo spazio verticalizzato del doppio volume, che culmina con alcune finestrelle sul colmo del tetto a falde, dal taglio a fessura piana, che inquadrano solo pezzi di cielo e cime di alberi e colline, quale ultimo strato ideale da raggiungere come traguardo. Anche la maggior parte degli altri arredi funziona a mensola sulle pareti, lasciando il pavimento, il primo strato percettivo, quasi del tutto libero e visibile, intonso. A partire da questo, si configura così una spazialità fatta di tanti strati orizzontali di legno a formare una scansione verticale continua tra i due livelli abitativi, e tutto appare sospeso nel vuoto, proiettato a terra su un’unica superficie di distanziamento.