LECCO (LC)
CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO
SEDE PROVINCIALE
VV.F. DI LECCO
Il valore paesaggistico dell’area spondale induce a considerare la sua edificazione quale un fatto visibilistico emergente con cui entrare in diretto contatto dialettico. La proposta progettuale opera su due piani di scomposizione della massa volumetrica corrispondente al quadro esigenziale dato: definire un basamento “materico”, funzionale alle attività di soccorso, distinto da un coronamento “leggero”, destinato alle attività di servizio e logistiche del personale. A questa sovrapposizione si associa anche un flusso di attraversamento longitudinale interno alla massa ideale che spezza in due blocchi il basamento e “lacera” la piastra superiore.
Le superfici corrispondenti agli “spacchi” volumetrici e/o alle tensioni esercitate suggeriscono una “vivacità” interna che si palesa con una forte coloritura rossa.
Si creano così le premesse per operare degli slittamenti delle parti iniziali, ottenendo un dinamismo d’insieme e dei conseguenti arretramenti in facciata, terrazzamenti da potere inverdire e delle sporgenze a creare dei pseudo-porticati per proteggere le attività e i percorsi sottostanti. Le terrazze “residuali” del primo solaio sono accessibili dal piano superiore come estensione d’uso degli spazi interni e sono per circa la metà trattate con verde pensile, a terra o in appositi vasconi, a simulare un terrazzamento naturalizzato. Il solaio di copertura della piastra superiore subisce un’ondulazione molto dolce a formare un paio di “dune” che possono a loro volta essere inverdite e/o ospitare impianti fotovoltaici con campi di pannelli di silicio monocristallino colorati verde ed integrati. Allo stesso modo, l’intradosso delle sporgenze del piano slittato subisce altrettante modellazioni in maniera inversa e rivestite di legno.
L’organizzazione dell’area pertinenziale si basa sulla volontà di conservare la condizione di maggiore naturalità nella fascia lacustre fino ad arrivare in contatto con l’edificio, in cui si trovano funzioni che ne possono beneficiare (sistemazione a prato con delle piazzole circolari di legno per estendere le attività della palestra, della mensa e corsuali, anche all’aperto e senza ostruire le vedute libere verso il lago e il paesaggio in profondità). Il fronte strada è invece interessato dal sistema degli accessi dei mezzi e delle persone, nel modo migliore differenziato possibile. La parte centrale, infine, ospita due cortili: uno grande a sud, per il movimento dei mezzi di soccorso e parcheggio esterno dei mezzi speciali, e uno piccolo a nord, per il pubblico e i visitatori, integrato con i parcheggi interno dei dipendenti ed esterno per il pubblico.
Lo schema funzionale contrappone al blocco A operativo l’accorpamento dei due blocchi di supporto B1 e B2, con un piazzale passante-porticato al piano terra e un paio di collegamenti al piano primo.