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ZOLA PREDOSA (BO)

ATC SPA

Stazione fbv Zola Predosa

2003-04

Ente Committente: ATC spa (BO)

Progettazione e Direzione Lavori, Premio IQU 2006
Progettista capogruppo: Arch.Claudio Zanirato

Con: Ing.P.Vecchi, Ing.S.Beltrani, per.ind.G.L.Biondi - NO GAP Progetti s.r.l

Collaboratori: Arch.V.Baroncini, Arch.M.G.Campisi, Ing.N.Balestri
Direzione Lavori: Ing.P.Vecchi, Arch.C.Zanirato

Impresa: Elle Erre srl, Marsciano – Perugia
Fornitori: PARKLEX COMPOSITES GUREA
Dimensioni: 2.400 mq
Importo: euro 961.000,00

Veduta di un tratto della banchina ferroviaria con pensilina della nuova stazione ferroviaria di Zola Predosa

Realizzazione della Stazione ferroviaria della linea Bologna-Vignola. Premio IQU 2006
Alla stazione ferroviaria sono stati assegnati alcuni spazi interni alla sede comunale (attesa, capostazione, bagni, collegamenti verticali, locali tecnici), mentre le due banchine, di cui una dotata d’estese pensiline di protezione, si pongono tangenti al municipio ed a questo sono collegate internamente, anche con la realizzazione di un tunnel sottopasso con rampe di servizio: la ricerca della piena accessibilità dell’infrastruttura si evidenzia con il diffuso ricorso di rampe inclinate per tutti i collegamenti, a piedi e con biciclette, dai diversi punti d’ingresso. La realizzazione di quest’intervento è stata a cura dell’A.T.C. spa di Bologna (esercente la ferrovia Bologna-Vignola) ed ha proceduto variando il progetto tipo adottato per il sistema di tutte le stazioni della linea ferroviaria storica riattivata, consentendo così di ridisegnare parte delle pensiline in modo più consono ed utilizzare il legno ed il rame come materiali di caratterizzazione, sospese sui basamenti rialzati degli ampi marciapiedi, integralmente lastricati in porfido.
Tutti questi spazi, interni ed esterni, possono essere messi in sistema sinergico tra loro ed i restanti ambienti pubblici, e con gli altri interventi che l’amministrazione comunale sta approntando (soprattutto con il nascituro centro culturale e giovanile), potendo così sfruttare anche il vettore ferroviario per raggiungere direttamente al suo interno la principale struttura civica comunale ed i servizi culturali annessi, in uno spazio realmente “continuo”, per praticabilità e funzionalità.

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