Tripoli è stata da sempre città portuale, nata e cresciuta avvolta attorno al suo porto mercantile, come una grande piazza d’acqua in cui riflettersi, ma anche da cui difendersi. Il deserto alle sue spalle ha rappresentato anche a suo modo una naturale difesa ed un’insidia allo stesso tempo. Così la città è stata per lungo tempo un’enclave, un’oasi stretta tra terra e mare, un recinto protettivo: la morfologia del Al-Madina Club riprende questo gesto primordiale protettivo, di chiusura verso il meridione desertico e di apertura presidiata verso il fronte a mare, la città.
Le due torri per gli uffici e l’hotel  s’impongono nella scena urbana circostante come un luogo di approdo ed introducono come sentinelle alla corte interna del mall, come una scoperta inevitabile. Il mall è organizzato su quattro livelli fuori terra ed avvolto attorno ad una corte centrale coperta, con luce naturale che filtra dall’alto dalle asole degli sheed.