MODENA (MO)
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA
PADIGLIONE DIDATTICO CAMPUS ENZO FERRARI
La soluzione progettuale per il nuovo Padiglione Didattico dà continuità volumetrica all’originale impianto del Piano Particolareggiato, dettata dall’esigenza implicita di definire anche l’immagine dell’ingresso principale al campus universitario modenese. La costruzione in aderenza al Padiglione MO25 del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” può consentire di ridefinire adeguatamente la scenografia d’ingresso anche complessiva, facendo leva sull’intero nuovo corpo da edificare, integrando in questo quindi il portale introduttivo. L’inserimento di un’adeguata “soglia” di accesso, vera e propria piazzetta d’ingresso al campus, completa la composizione scenografica della nuova prospettiva d’insieme, assieme al Centro di Medicina Rigenerativa che è comunque coinvolto percettivamente. Il nuovo edificio si scompone in due distinte parti sovrapposte: un blocco monolitico di laterizio in alto (allineato perfettamente con il fronte principale dell’esistente) che ospita le due grandi aule, su un basamento di materiale ceramico traslato, con l’atrio d’ingresso e le tre aule minori. Il piano inclinato del solaio delle aule maggiori (rivestito di listelli di terracotta all'esterno) crea uno slittamento/erosione virtuale del piano terra, per ottenere un pseudo porticato introduttivo ed una piazzetta coperta/pronao sul fronte stradale, nonché un ballatoio di servizio/esodo sul fronte nord, generando l’unico “gesto” di articolazione volumetrica esterna. Il modulo compositivo verticale/orizzontale di 105/210, la presenza di un basamento pronunciato ed il rapporto compositivo tra i pieni (laterizio) ed i vuoti/specchiature (calcestruzzo e vetro) dell’esistente Padiglione MO25 sono reinterpretati nel nuovo accostamento ed attualizzati, ottenendo un’enfasi percettiva dinamicizzata: ad iniziare dalla doppia pannellatura verticale di attacco/mediazione e proseguendo con gli altri pannelli prefabbricati con finitura in laterizio (calcestruzzo alleggerito a taglio termico) d’involucramento totalizzante del volume in alto. Nel blocco superiore, le aperture esterne nel rivestimento in laterizio su tutti i lati sono organizzate in apposite traforature (gelosie, ricavate tenendo diversamente aperte i giunti di accostamento dei pannelli che si comportano come “macro-conci” murari maschiati) che hanno anche il compito di frangere il sole e l’eccesso d’illuminazione. Le corrispondenti pareti interne così traforate sono dotate di altrettante finestre (sempre con altezza costante 105 cm e larghezza variabile di 30-40-50-65 cm), fisse o apribili, che diffondono la luce naturale negli spazi interni (atrio, scala, aule) tramite apposite strombature ottenute plasticizzando la contro-parete interna di protezione/finitura ed ulteriore isolamento termo-acustico. Il blocco basamentale rivestito di nuova-ceramica (molto durevole ed anti-scritte) è composto in maniera plastica tridimensionale, sulla base del modulo di 105 cm (proprio dell’edificio attiguo MO25), nel quale sono ricavate le bucature richieste.